1963 - Inaugurazione a.a. 1963-1964

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Relazione del Magnifico Rettore prof. Alessandro Faedo, tenuta in occasione della inaugurazione dell’anno accademico 1963-1964

 

Cari colleghi,

le vicende di questi ultimi tempi hanno indotto il Senato accademico a sospendere la cerimonia inaugurale dell’anno accademico 1963-64, e conseguentemente non sono state consegnate ai colleghi che ne sono resi degni, quei riconoscimenti decretati dal Presidente della Repubblica o dall’Università, come è sempre avvenuto negli anni passati.

Ciò non mi è sembrato giusto, e per questo motivo ho oggi riunito in questa sala il Corpo accademico dell’Università, per procedere alla consegna ufficiale delle medaglie d’oro ai Benemeriti della Scuola e della Cultura, le insegne dell’Ordine del Cherubino, e il premio De Fazi.

Consentitemi, però, prima di procedere a queste consegne, di intrattenervi brevemente per riassumere nel modo più sintetico possibile, i maggiori eventi verificatesi nello scorso anno accademico.

Innanzi tutto l’Università di Pisa è stata rattristata dalla scomparsa del prof. Giovanni Vitali, già ordinario di anatomia umana normale, professore emerito, deceduto il 22 agosto 1963. È scomparso anche il prof. Otello Magini, incaricato di tecnica delle costruzioni nella Facoltà di ingegneria, deceduto il 23 maggio 1963.

Dobbiamo registrare anche la scomparsa del Sig. Mario Giannoni, archivista capo, della Sig.ra Angelina Cerri e del Sig. Luigi Mariotti, bidelli in questa Università.

Nello scorso anno il prof. Giovanni Amoretti, ordinario di lingua e letteratura tedesca, è stato collocato fuori ruolo, mentre sono stati trasferiti ad altra Università il prof Paolo Frezza, ordinario di diritto romano, a Firenze, e il prof. Franco Dordoni, ordinario di farmacologia, a Roma.

Sono invece entrati a far parte dell’Università di Pisa, trasferiti da altre Università, il prof. Emilio Bigi, di letteratura italiana, da Trieste; il prof. Nestore Bernardo Cacciapuoti, ordinario di fisica sperimentale, da Trieste.

Il prof. Alfredo Vallini è passato dalla cattedra di costruzione di macchine elettriche a quella di elettrotecnica nella stessa Facoltà di ingegneria.

Nuove energie sono venute ad arricchire il corpo accademico dell’Università di Pisa, con la nomina a professore di ruolo, attraverso il concorso, dei professori: Antonio Ascenzi, per l’anatomia e istologia patologica; Mario D’Addio, per la storia delle dottrine politiche; Oriano Salvetti per la chimica teorica; Pietro Sarteschi, per la psichiatria: il primo e l’ultimo già nostri assistenti.

Abbiamo visto con piacere altri nostri valorosi assistenti lasciare l’Università per salire la cattedra in altro Ateneo. Essi sono i prof:

Arnaldo Arduini - Assistente ordinario alla cattedra di fisiologia umana, nominato professore straordinario di fisiologia umana nell’Università di Ferrara.

Argante Antonio Fornari - Assistente ordinario alla cattedra di medicina legale e delle assicurazioni, nominato professore straordinario di medicina legale e delle assicurazioni nella Università di Pavia.

Glauco Gottardi - Assistente ordinario alla cattedra di mineralogia, nominato professore straordinario di mineralogia nella Università di Modena.

Mario Selli - Assistente ordinario alla cattedra di clinica chirurgica generale, nominato professore straordinario di urologia nella Università di Perugia.

Mi astengo, per brevità, dal far l’elenco delle persone collocate a riposo e dei numerosi assistenti che hanno conseguito la libera docenza durante l’anno.

Devo, poi, precisare che il numero degli studenti è andato continuamente aumentando, ma non nella misura indicata da qualche giornale. Infatti essi sono stati complessivamente 11.128, compresi gli iscritti alle Scuole di perfezionamento. In realtà gli studenti delle varie Facoltà hanno raggiunto il numero di 10.626, di cui n. 2892 fuori corso.

Nel 1962-63 abbiamo avuto delle manifestazioni di carattere particolare, oltre a quelle che normalmente si svolgono nell’Università, che io desidero sottolineare.

Infatti, il 10 dicembre del 1962 è stata conferita la laurea ad honorem dalla Facoltà di ingegneria, al Grand Uff. Armando Fiorelli. Nei mesi di novembre e di gennaio, per iniziativa dell’Istituto di storia dell’arte, sono stati proiettati dei documentari americani e dei critofilms d’arte di particolare interesse. Nel febbraio si è svolto il II Convegno Nazionale di ematologia forense, mentre nel mese di aprile si è tenuto l’VIII convegno di idraulica e costruzioni idrauliche e il VI convegno di geotecnica. Nel mese di maggio si sono festeggiati a Pisa coloro che si erano laureati XXV e L anni fa nella nostra Università e si è svolto il VI congresso nazionale di filosofia del diritto; nell’ottobre è stata ricevuta una delegazione dell’Accademia delle Scienze di Mosca capeggiata dal prof. Semenov, premio Nobel per la chimica, e infine è stato celebrato il 50° anniversario della Fondazione della Facoltà di ingegneria.

Il 29 maggio l’annuale celebrazione dell’anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara ha acquistato un particolare valore in seguito alla commemorazione del centenario della morte di Mossotti, che è stata tenuta dal prof. Polvani nell’Aula magna dell’Università.

Un fatto molto importante verificatosi lo scorso anno riguarda la cessione della tenuta di Tombolo, da parte del Demanio dello Stato: un’azienda che copre 1.700 ettari e che viene ad arricchire la Università di uno strumento magnifico di ricerca e di insegnamento.

I lavori per la costruzione della nuova sede della Facoltà di medicina veterinaria sono iniziati e proseguiti a pieno ritmo, tanto che in questi giorni sono terminati.

Per quanto riguarda l’attività edilizia, è da segnalare, inoltre, come sia stata compiuta la sopra elevazione dell’edificio della Facoltà di ingegneria, e si sia acquistato il Pastificio Poli, situato nelle immediate vicinanze della Facoltà stessa, nel quale troverà la sua sede l’Istituto di idraulica. Nello stesso tempo sono proseguiti gli studi per la progettazione di altri edifici destinati alla Facoltà di ingegneria.

Durante l’anno sono stati eseguiti e terminati i lavori per il risanamento e l’adattamento del Palazzo Sanminiatelli a sede della sezione di lingue e letterature straniere della Facoltà di economia e commercio e l’edificio stesso sarebbe stato inaugurato all’inizio dell’anno accademico, se non l’avessero impedito le manifestazioni ingiustificate e indisciplinate commesse dagli studenti nel mese di gennaio.

Per le Facoltà di economia e commercio si è intanto provveduto ad accaparrare l’area attualmente occupata dall’Istituto dei Salesiani per cui è in corso di perfezionamento la procedura per il definitivo acquisto. È da sottolineare che la spesa relativa non grava né sull’Università né sui fondi del Piano della Scuola, ma viene interamente sostenuta dal Consorzio Interprovinciale della Università.

È stato perfezionato anche l’acquisto del Palazzo Venera, situato in Via S. Maria, nel quale saranno sistemati temporaneamente gli Istituti per i quali si prevede un ulteriore ampliamento o una nuova sede in tempo successivo.

È stata compiuta anche la costruzione della Casa dello studente e cioè il completamento della parte già fatta ed ora adibita a sede del Collegio medico-giuridico, e sono stati ampliati i servizi della mensa universitaria.

Per quanto riguarda il nuovo Istituto di chimica, terminati i progetti e ottenute le prescritte approvazioni, si è proceduto all’appalto dei lavori, che sono ormai in corso.

Nello stesso tempo il Demanio dello Stato ha concesso alla Università di Pisa il terreno situato nella Cittadella per una estensione di circa 13 mila metri quadrati, terreno che, completato con altro di proprietà del Comune, sarà destinato alla costruzione della sede dell’Istituto di fisica.

Per quanto riguarda il Policlinico, deve registrarsi una battuta di arresto dipendente dal rinnovo del Parlamento, dalla instabilità dei Governi succedutisi durante l’anno e dall’impossibilità di riprendere subito le fila della delicata e grave questione con i nuovi governanti. Ma intanto è possibile compiere qualche lavoro di adattamento per la Facoltà di medicina e a questo scopo è stata costituita una Commissione perché studiasse la soluzione dei problemi immanenti della Facoltà stessa, per la sistemazione di alcune cliniche, valendosi di una legge che concede un finanziamento dello Stato di 600 milioni a condizione che venga concesso un pari finanziamento da parte degli Enti locali. A questo scopo sono stati presi accordi con gli Enti interessati, e cioè con il Comune, con la Provincia e con l’Ospedale, per procedere alla stipulazione di una convenzione in relazione al piano preparato dalla Commissione di studio e la convenzione stessa è in corso di esame da parte degli Enti interessati.

Il Demanio dello Stato, inoltre, deve procedere in questi giorni alla consegna all’Università del Palazzo Vitelli, contiguo al Palazzo alla Giornata, che servirà per dare sfogo alla ormai pletorica situazione del Palazzo della Sapienza.

Devo ricordare, poi, che durante l’anno accademico sono stati assegnati all’Università di Pisa n. 5 posti di professori di ruolo e n. 36 posti di assistenti di ruolo di cui n. 18 riservati agli assistenti straordinari.

L’Università, com’è a tutti noto, sostiene le spese per il funzionamento della Facoltà di economia e commercio, salvo per le cattedre, le cui spese vengono sostenute dal Consorzio. Ciò costituisce un grave onere per il bilancio universitario e non so fino a quando esso possa essere sopportabile. Pertanto, poiché la convenzione con il Consorzio per il funzionamento della Facoltà scade nel prossimo anno, è necessario indurre lo Stato a statizzare questa Facoltà per alleviare le spese da noi oggi sopportate, senza di che sarà necessario rivedere attentamente il destino di essa. Comunque ho già preso contatto direttamente con il Ministro della P.I., il quale mi ha dato assicurazione su una sollecita statizzazione della Facoltà stessa.

Per quanto riguarda la riforma della Scuola, com’è noto ai colleghi, non è stato richiesto il parere delle Facoltà e delle Università in merito ad essa, in quanto si è operato su un piano preparato da una Commissione d’indagine nominata dal Parlamento. Una procedura del genere non può non lasciare perplessi, poiché vengono a mancare al Parlamento e al Governo, per quanto riguarda l’istruzione superiore, i suggerimenti delle persone più qualificate. La Conferenza dei Rettori ha in animo di rappresentare in forma ufficiale questo disagio esistente nelle Università.

Comunque, dopo aver atteso per molti mesi di ricevere il volume contenente la relazione integrale della Commissione d’indagine, solo in questi giorni essa è pervenuta ed è stata immediatamente rimessa in un numero ristretto di copie alle singole Facoltà, perché possano prendere in esame i problemi che le riguardano ed esprimere in proposito le loro opinioni, così da essere pronti a presentarle al Ministero, qualora vengano richieste, e, in ogni caso, possano fornire al Rettore un materiale prezioso da lui utilizzabile in sede adeguata.

Non desidero soffermarmi sulla questione del pre-salario e sugli enormi e numerosi inconvenienti alla quale essa ha dato luogo per la cattiva formulazione della legge istitutiva, mentre non posso tacere il fatto che siano stati sottratti cospicui fondi all’Opera universitaria per il pagamento dell’assegno di studio dello scorso anno e di quest’anno. Non si comprende come si possa provvedere al pagamento dell’assegno di studio, con questi fondi, nei prossimi anni, in cui aumenterà il numero dei beneficiati.

Altro problema dell’Università è quello del mantenimento del Collegio Pacinotti e del Collegio medico-giuridico, in quanto questi collegi vivono solo attraverso dei finanziamenti che finora il Rettore è riuscito a ottenere dal Ministero, dopo faticose insistenze. La situazione quest’anno è peggiorata, perché di fronte a un fabbisogno non inferiore a 80 milioni per i due collegi, il Ministero ha promesso l’invio di soli 45 milioni.

In queste condizioni, insieme con alcuni colleghi, sto preparando uno schema di legge per l’istituzione legale di tali collegi, in modo che possano avere assicurato il finanziamento diretto da parte dello Stato e sia tolta loro l’attuale precarietà di vita, la quale si presenta sempre più incerta, avendo il Ministro impiegato a tale scopo i fondi destinati all’assistenza universitaria sia sul Piano della Scuola che sui residui delle somme sottratte alle Opere universitarie per il pre-salario e risultate esuberanti.

In seguito a richiesta del Rettore, appena preparato lo schema di legge, verrà a Pisa un funzionario del Ministero per un esame definitivo dello schema stesso, in modo che il Ministro possa sollecitamente presentarlo al Parlamento.

È certamente indubbio che, ove nel mese di aprile non venga presentata dal Governo la proposta di legge, l’Università non si troverà in condizione di poter bandire i concorsi per il prossimo anno, con quale grave pregiudizio per il funzionamento dei collegi è facilmente intuibile.

Infine desidero informare i colleghi che le cure del mio ufficio sono tali da richiedere la collaborazione di un volenteroso collega e pertanto ho pregato il prof. De Fazi, Preside anziano, a sostituirmi nei casi di assenza o di impedimento.

Ed ora consentitemi di consegnare al prof. Amoretti, al prof. Silvio Pellegrini e al prof. Enrico Puccinelli, i diplomi e le medaglie di Benemeriti della Scuola della Cultura e dell’Arte, loro conferite dal Presidente della Repubblica; di consegnare al prof. Ottorino Bertolini, collocato fuori ruolo in questo anno accademico, le insegne dell’Ordine del Cherubino, e infine di consegnare al prof. Antonio Marsili, il premio De Fazi.

Infine l’Università desidera attestare al prof. Avanzi, collocato a riposo dal 1 novembre u.s., la sua riconoscenza per i lunghi anni in cui ha retto le sorti dell’Ateneo pisano con raro equilibrio e con grande saggezza, e a tale fine, a nome dell’Università, gli consegnerò una medaglia d’oro, sulla quale sono incise queste parole dettate dal prof. Emilio Bigi:

 

A ENRICO AVANZI

 

Maestro insigne di Scienze agrarie Rettore della ricostruzione - 1944-1945 1947-1959 - Alacre illuminato promotore - di studi di opere di iniziative - l’Ateneo Pisano.

 

Io porgo al prof. Avanzi i miei più fervidi auguri per una vita serena, pur comprendendo che non sarà di vero riposo in quanto la stessa Università ancora desidera valersi di lui. A tale proposito desidero informare i presenti che il Comitato di gestione della tenuta di Tombolo, costituito dalle autorità accademiche dell’Università, con voto unanime, ha chiesto al Rettore di nominare a titolo personale componente del Comitato stesso il prof. Enrico Avanzi, per la sua competenza particolare e quale riconoscimento per l’opera da lui svolta per l’assegnazione della tenuta di Tombolo all’Ateneo pisano. Ho aderito immediatamente al voto del Comitato di gestione, anche prima di interpellare il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione, del cui assenso sono certo.

 

Da: Annuario dell’Università degli studi di Pisa per l’anno accademico 1963-1964.

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