MediaLaws – Rivista di diritto dei media
“MediaLaws – Rivista di diritto dei media” è una rivista telematica e ad accesso aperto che pubblica con cadenza quadrimestrale contributi attinenti al diritto dell’informazione.
La rivista si compone delle seguenti sezioni: ”Saggi”, “Note a sentenza” (suddivisa in “Sezione Europa”, “Sezione Italia” e “Sezione straniera”), “Cronache” e “Recensioni e riletture”. I singoli numeri potranno altresì ospitare, in via d’eccezione, contributi afferenti a sezioni diverse.
La sezione “Saggi” ospita contributi che trattano in maniera estesa e approfondita un tema di ricerca, con taglio critico e supporto bibliografico.
La sezione “Note a sentenza” ospita commenti alle novità giurisprudenziali provenienti dalle corti italiane, europee e straniere.
La sezione “Cronache” ospita commenti a questioni e novità giuridiche di attualità nella dimensione nazionale, europea e comparata.
La sezione “Recensioni e riletture” ospita commenti di opere rispettivamente di recente o più risalente pubblicazione.
Di seguito l'editoriale del primo numero della rivista:
"Nel 2010 nasceva il blog medialaws.eu con un obiettivo: diventare il punto di riferimento per chiunque fosse interessato alle trasformazioni del diritto all’informazione alla prova del nuovo contesto tecnologico. Nel tempo, la piattaforma ha attratto contenuti di spessore giuridico sempre più significativo e, al contempo, il campo del diritto dei media si è sempre più esteso ed è andato acquisendo una sempre maggiore autonomia metodologica e disciplinare.
In questo contesto, è emersa quasi naturalmente l’esigenza di affiancare al blog una sede scientifica in cui potere approfondire le prospettive sempre più numerose discendenti dalle trasformazioni tecnologiche e giuridiche prima descritte. Su queste basi nasce “MediaLaws – Rivista di diritto dei media”. Un legal journal geneticamente interdisciplinare, aperto ai diversi campi del sapere giuridico ma anche ai rapporti tra diritto ed altre scienze; geneticamente posizionato all’incrocio tra diritto interno e diritto sovranazionale, attento tanto alle grandi questioni teoriche di portata globale quanto a problemi concreti dibattuti quotidianamente nelle aule di giustizia. Tale duplice proiezione, internazionale e domestica, teorica e concreta, porta fisiologicamente la Rivista a rivolgersi in via privilegiata tanto ai giovani studiosi, sensibili ai rapporti tra diritto e tecnologica, quanto ai professionisti, avvocati e magistrati, coinvolti nelle ricadute concrete di tale rapporto.
Con queste premesse, la Rivista non cela l’ambizione di diventare uno dei punti di riferimento del dibattito scientifico legato al sempre più consolidato ambito disciplinare del diritto dei media. Con due tratti costitutivi. In primo luogo, l’obiettivo di dialogare con gli studiosi di altri ordinamenti: per questo l’inglese si affianca all’italiano quale lingua di lavoro. Infine, ed emblematicamente, la consapevolezza della centralità, ieri, oggi e domani, della libertà di espressione quale diritto dell’individuo e fondamento della democrazia pluralista."