Ingegnere David Ilic Malkov
Astrakan, 28 aprile 1913 - Mosca, 17 maggio 2010), ingegnere e collezionista
Ingegnere russo di famiglia ebraica, ha dedicato tutta la sua esistenza a mettere insieme ogni genere di materiale riguardante Pisa. La sua passione per Pisa nasce a seguito di un evento ben preciso che l’ingegnere raccontò in occasione di una sua visita a Pisa: "Il 10 marzo 1964 la Pravda dedicò un articolo al problema della stabilità del più famoso campanile del mondo e rilanciò un appello che le autorità italiane avevano rivolto agli esperti internazionali affinché salvassero lo straordinario monumento architettonico da un probabile crollo. Da quel giorno decisi di dedicarmi a un progetto di stabilizzazione della torre e nacque la mia passione per la città". Da quel momento infatti l'ingegnere cominciò a trascorrere ogni minuto del suo tempo libero presso la Biblioteca Lenin di Mosca nel tentativo di reperire ogni sorta di materiale sul famoso monumento e dopo alcuni mesi di intensa attività di ricerca elaborò anche un proprio progetto.
La raccolta, circa 5000 volumi per la maggior parte in lingue slave (libri, riviste, cartoline della città di Pisa stampate prima del 1917, ritagli, fotocopie in cui veniva anche solo citata la città di Pisa o i suoi monumenti) è stata donata all’Università di Pisa nel 1993 e fino al 2006 è stata custodita nei locali della Società storica pisana presso il Dipartimento di medievistica. A seguito dell’accorpamento di quest’ultimo con il Dipartimento di storia moderna e contemporanea il Fondo Malkov è entrato a far parte del patrimonio della biblioteca.
I volumi, tutti inseriti nel catalogo, sono collocati presso l’Archivio dell’Università (FIL FILME ARCHIVIO MALKOV …) e sono disponibili, per la sola consultazione interna, solo su prenotazione.
Elenco dei libri della donazione Malkov inseriti nel catalogo
Collegamenti:
http://www.sba.unipi.it/content/persona-archivio/malkov-david-ilic
Antonella Magliocchi, "David Malkov, un campanilista moscovita" in Athenet, n.5 dicembre 2001, pag.17.